Come lo dico e, sopratutto, cosa dico? Ho fatto un giro su google con le parole del referto e il quandro non aiuta molto in senso positivo, però effettivamente non vorrei drammatizzare una situazione che, senza la biopsia, rischia di diventare solo una paranoia.
Ieri la mia reazione è stata quella di pensare al peggio, ma in fondo qualsiasi cosa sarà è meglio affrontarla con un sorriso piuttosto che con il muso lungo; tanto se la situazione non è delle più rosee perché peggiorarla con una faccia triste?
E’ una buffa coincidenza, sarà l’effetto della purga preparatoria alla colonscopia, sarà che ho ripreso a mangiare “normalmente” dopo circa due settimane, ma la pancia si fa sentire di continuo con brontolii e rumori vari. Sembra che voglia partecipare a questa riflessione con delle sue considerazioni proprie.
Dicevo riguardo a come affrontare la situazione. Oggi mi sono reso conto di una cosa: che devo spiegarlo a molte persone, parenti, amici, colleghi; non è una cosa cosí semplice, io istintivmente raconterei tutto in modo molto lineare, ma mi sono accorto che spesso le persone sono in imbarazzo e non sanno come comportarsi. Sembra che, una volta appresa la “possibile” serietà della situazione, cadano in un lutto comunicativo e non sappiano più come esprimersi.
Insomma sembra che da persona io divento “malato vero” e forse siamo talmente condizionati dai vari messaggi che non si è più capaci di relazionarsi con chi non è rappresentato dai modelli mediatici.
Comunque lunedí pomeriggio, per fortuna e grazie all’aiuto dei miei parenti, ho un’appuntamento con un chirurgo, vedrò cosa dice.
Come lo dico e, sopratutto, cosa dico? Ho fatto un giro su google con le parole del referto e il quandro non aiuta molto in senso positivo, però effettivamente non vorrei drammatizzare una situazione che, senza la biopsia, rischia di diventare solo una paranoia.
Ieri la mia reazione è stata quella di pensare al peggio, ma in fondo qualsiasi cosa sarà è meglio affrontarla con un sorriso piuttosto che con il muso lungo; tanto se la situazione non è delle più rosee perché peggiorarla con una faccia triste?
E’ una buffa coincidenza, sarà l’effetto della purga preparatoria alla colonscopia, sarà che ho ripreso a mangiare “normalmente” dopo circa due settimane, ma la pancia si fa sentire di continuo con brontolii e rumori vari. Sembra che voglia partecipare a questa riflessione con delle sue considerazioni proprie.
Dicevo riguardo a come affrontare la situazione. Oggi mi sono reso conto di una cosa: che devo spiegarlo a molte persone, parenti, amici, colleghi; non è una cosa cosí semplice, io istintivmente raconterei tutto in modo molto lineare, ma mi sono accorto che spesso le persone sono in imbarazzo e non sanno come comportarsi. Sembra che, una volta appresa la “possibile” serietà della situazione, cadano in un lutto comunicativo e non sappiano più come esprimersi.
Insomma sembra che da persona io divento “malato vero” e forse siamo talmente condizionati dai vari messaggi che non si è più capaci di relazionarsi con chi non è rappresentato dai modelli mediatici.
Comunque lunedí pomeriggio, per fortuna e grazie all’aiuto dei miei parenti, ho un’appuntamento con un chirurgo, vedrò cosa dice.