2 Ciclo 1 Settimana 5 Giorno

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Alla fine le tre settimane del primo ciclo non sono state così sconfortanti. I primi 4-5 giorni sono stati durissimi, una sensazione di fatica e sfinimento che non finiva mai. Ma poi le forze sono tornate ed è stato tutto un pò più normale. Mi sono convinto che anche i sintomi rispettino un andamento ciclico che li vede concentrati, con il massimo dei fastidi e dello sconforto, nei giorni successivi alla flebo.
Verso la finee del primo ciclo sono riuscito addirittura ad andare all’IKEA e scegliermi una scrivania e dei mobili per l’angolo studio a Montecanepino (ovviamente non li ho portati io a casa…).

Ora siamo al secondo giro, ed è iniziato peggio: fastidi ed effetti si sono presentati subito e più forti. Questa volta l’oncologo che mi segue era in ferie e mi ha visitato una dottoressa che si è dimostrata anche lei molto gentile ed attenta ai miei sintomi e dubbi.
Per i precedenti problemi di flebite ha deciso di allungare i tempi di somministrazione della terapia, così sono rimasto per cinque ore in ospedale. Durante la flebo ho iniziato ad avere dei crampi ai polpacci, un senso di rigidità alle gambe e verso la fine mi sono apparsi sul braccio una serie di puntini rossi che crescendo sono diventati una bella chiazza rossa sul braccio (mi sa che si chiama rush cutaneo), ma appena terminata la somministrazione sono spariti.
Non è sparito il senso di intontimento e fatica che nei primi giorni peggiora con il cortisone. Invece sono riapparsi in modo più fastidioso i sintomi di formicolio, difficoltà di movimento delle mani, dolori alle gambe con la difficoltà conseguente di camminare. Il tutto accompagnato da una sensazione di affaticamento e debolezza mai provate fin’ora.
Mi trovo sdraiato sul letto e mi sento come se fossi senza ossa e l’idea di alzarmi per andare al bagno od anche muovere solo un braccio mi sembrano imprese epiche. Anche in questo stato capita, improvvisamente, di sentirisi più affaticati; sembra impossibile, sono lì che non riesco a parlare e penso che non si può essere pià deboli di così ed un istante dopo mi sento sprofondare in una debolezza maggiore che lascia la sconfortante sensazione di sentirsi risucchiati in un abbisso.

Lo so che tutti questi sintomi mi sono stati accuratamente e correttamente descritti dal mio dottore, ero stato informato e preparato su quanto mi sarebbe potutto accadere. Lo avavo capito molto bene anche perchè cercando i nomi dei miei farmaci (Eloxatin e Xeloda) in internet avevo approfondito l’argomento. Però un conto è sapere le cose e un conto è provarle sulla pelle, ma questo l’ho già detto.

Ora il fatto di averle già provate e di conoscerle non aiuta molto è solo con la testa che mi aggrappo al ricorodo delle scorse settimane per ripetermi “tra qualche giorno andrà meglio”. Ed oggi è un giorno che inizia ad andare meglio, certo l’intestino non aiuta e sono passato alla fase che passo più tempo al bagno che nelle altre stanze, ma le crisi di fatica ciclopica si sono diradate. Questa notte quando alle quattro mi sono alzato per correre al bagno ero felice di sentirmi addosso tutta quella energia anche se dovevo spenderla sul trono di ceramica….. 20110731-114421.jpg
Alla fine le tre settimane del primo ciclo non sono state così sconfortanti. I primi 4-5 giorni sono stati durissimi, una sensazione di fatica e sfinimento che non finiva mai. Ma poi le forze sono tornate ed è stato tutto un pò più normale. Mi sono convinto che anche i sintomi rispettino un andamento ciclico che li vede concentrati, con il massimo dei fastidi e dello sconforto, nei giorni successivi alla flebo.
Verso la finee del primo ciclo sono riuscito addirittura ad andare all’IKEA e scegliermi una scrivania e dei mobili per l’angolo studio a Montecanepino (ovviamente non li ho portati io a casa…).

Ora siamo al secondo giro, ed è iniziato peggio: fastidi ed effetti si sono presentati subito e più forti. Questa volta l’oncologo che mi segue era in ferie e mi ha visitato una dottoressa che si è dimostrata anche lei molto gentile ed attenta ai miei sintomi e dubbi.
Per i precedenti problemi di flebite ha deciso di allungare i tempi di somministrazione della terapia, così sono rimasto per cinque ore in ospedale. Durante la flebo ho iniziato ad avere dei crampi ai polpacci, un senso di rigidità alle gambe e verso la fine mi sono apparsi sul braccio una serie di puntini rossi che crescendo sono diventati una bella chiazza rossa sul braccio (mi sa che si chiama rush cutaneo), ma appena terminata la somministrazione sono spariti.
Non è sparito il senso di intontimento e fatica che nei primi giorni peggiora con il cortisone. Invece sono riapparsi in modo più fastidioso i sintomi di formicolio, difficoltà di movimento delle mani, dolori alle gambe con la difficoltà conseguente di camminare. Il tutto accompagnato da una sensazione di affaticamento e debolezza mai provate fin’ora.
Mi trovo sdraiato sul letto e mi sento come se fossi senza ossa e l’idea di alzarmi per andare al bagno od anche muovere solo un braccio mi sembrano imprese epiche. Anche in questo stato capita, improvvisamente, di sentirisi più affaticati; sembra impossibile, sono lì che non riesco a parlare e penso che non si può essere pià deboli di così ed un istante dopo mi sento sprofondare in una debolezza maggiore che lascia la sconfortante sensazione di sentirsi risucchiati in un abbisso.

Lo so che tutti questi sintomi mi sono stati accuratamente e correttamente descritti dal mio dottore, ero stato informato e preparato su quanto mi sarebbe potutto accadere. Lo avavo capito molto bene anche perchè cercando i nomi dei miei farmaci (Eloxatin e Xeloda) in internet avevo approfondito l’argomento. Però un conto è sapere le cose e un conto è provarle sulla pelle, ma questo l’ho già detto.

Ora il fatto di averle già provate e di conoscerle non aiuta molto è solo con la testa che mi aggrappo al ricorodo delle scorse settimane per ripetermi “tra qualche giorno andrà meglio”. Ed oggi è un giorno che inizia ad andare meglio, certo l’intestino non aiuta e sono passato alla fase che passo più tempo al bagno che nelle altre stanze, ma le crisi di fatica ciclopica si sono diradate. Questa notte quando alle quattro mi sono alzato per correre al bagno ero felice di sentirmi addosso tutta quella energia anche se dovevo spenderla sul trono di ceramica…..

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