La singolarità del tapis roulant

Leggo su Wikipedia che “Il tapis roulant (detto anche marciapiede mobile) è un dispositivo che permette il trasporto di persone similmente alla scala mobile, anche se a differenza di quest’ultima è dotato di una superficie piatta. Si tratta di un’applicazione del principio di nastro trasportatore. […] A livello sportivo, l’applicazione più diffusa è l’ergometro o una sua forma semplificata che permette di eseguire gli esercizi di jogging anche in appartamento e in palestra.

Incredibilment questo attrezzo racchiude in sé le contraddizioni della nostra società e di come il concetto di valore sia cambiato negli ultimi anni. Infatti, quando si usa come aiuto, come facilitazione del movimento, che stando fermi ci permette di percorrere molta strada, è gratuito; mentre quando ci fa faticare e ci rende talmente difficile il movimento da dover correre per stare fermi, è a pagamento. Spiegarla così ad uno dei nostri bisnonni ci farebbe prendere per stupidi.

  I primi del secolo scorso una cosa aveva valore per quanto era utile o per quanto durava o per quanto era bella. Nel passare del tempo, con l’aumentare del benessere, il valore delle cose è misurato sempre di più sulla base di quanto, il possedere o l’indossare la cosa, ci faccia passare una sensaione di inadeguatezza e di inferiorità.

Quindi il concetto valore è cambiato in due modi: da una parte come misura della capacità di sopperire ad una mancanza invece che apportare un’aggiunta; dall’altra non è più stabile nel tempo. Infatti se il possedere un’oggetto ci rende felici, dopo qualche mese (settimana, giorno?) il possesso di quell’ogetto non incide più sulla nostra felicità.

Inutile dire che da una settimana sto facendo 45 minuti di tapis roulant i palestra per ristabilirmi e che questo pensiero mi è venuto mentre mi aggiravo nei tunnel della metro, indovinate trasportato da cosa?

Leggo su Wikipedia che “Il tapis roulant (detto anche marciapiede mobile) è un dispositivo che permette il trasporto di persone similmente alla scala mobile, anche se a differenza di quest’ultima è dotato di una superficie piatta. Si tratta di un’applicazione del principio di nastro trasportatore. […] A livello sportivo, l’applicazione più diffusa è l’ergometro o una sua forma semplificata che permette di eseguire gli esercizi di jogging anche in appartamento e in palestra.

Incredibilment questo attrezzo racchiude in sé le contraddizioni della nostra società e di come il concetto di valore sia cambiato negli ultimi anni. Infatti, quando si usa come aiuto, come facilitazione del movimento, che stando fermi ci permette di percorrere molta strada, è gratuito; mentre quando ci fa faticare e ci rende talmente difficile il movimento da dover correre per stare fermi, è a pagamento. Spiegarla così ad uno dei nostri bisnonni ci farebbe prendere per stupidi.

  I primi del secolo scorso una cosa aveva valore per quanto era utile o per quanto durava o per quanto era bella. Nel passare del tempo, con l’aumentare del benessere, il valore delle cose è misurato sempre di più sulla base di quanto, il possedere o l’indossare la cosa, ci faccia passare una sensaione di inadeguatezza e di inferiorità.

Quindi il concetto valore è cambiato in due modi: da una parte come misura della capacità di sopperire ad una mancanza invece che apportare un’aggiunta; dall’altra non è più stabile nel tempo. Infatti se il possedere un’oggetto ci rende felici, dopo qualche mese (settimana, giorno?) il possesso di quell’ogetto non incide più sulla nostra felicità.

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