Avevo da poco finito di scrivere le mie riflessioni sui possibili rischi dei nuovi modelli di distribuzione dei contenuti adottati dalle aziende tecnologiche come Amazon, Apple, Google, etc. che ho letto la notizia di una class-action avviata nello stato della California contro alcuni maggiori produttori di e-book (Hachette Book Group, Inc., HarperCollins Publishers, Inc., Macmillan Publishers, Inc., Penguin Group (USA) Inc. & Simon & Schuster, Inc.) ed Apple per aver costituito un cartello con lo scopo di tenere alti i prezzi degli e-book per non far precipitare il mercato classico dei libri su carta.
Non ho idea quanto possa essere fondata l’accusa, ma, per informazione, è educativo leggere l’atto originale, disponibile a questo link. Nel documento si riporta un’accurata analisi del mercato ed un paragone tra il modello di agenzia adottato da Apple che lascia stabilire il prezzo all’editore e lei si tiene la modica percentuale del 30%, con il modello di vendita all’ingrosso adottato da Amazon dove il prezzo verso i clienti è stabilito da Amazon a partire dal prezzo di acquisto negoziato con l’editore.
La notizia della citazione l’ho letta sul sito http://www.patentlyapple.com nell’articolo intitolato The Grand eBook Conspiracy: Class Action Efforts Launched against Apple.
Avevo da poco finito di scrivere le mie riflessioni sui possibili rischi dei nuovi modelli di distribuzione dei contenuti adottati dalle aziende tecnologiche come Amazon, Apple, Google, etc. che ho letto la notizia di una class-action avviata nello stato della California contro alcuni maggiori produttori di e-book (Hachette Book Group, Inc., HarperCollins Publishers, Inc., Macmillan Publishers, Inc., Penguin Group (USA) Inc. & Simon & Schuster, Inc.) ed Apple per aver costituito un cartello con lo scopo di tenere alti i prezzi degli e-book per non far precipitare il mercato classico dei libri su carta.
Non ho idea quanto possa essere fondata l’accusa, ma, per informazione, è educativo leggere l’atto originale, disponibile a questo link. Nel documento si riporta un’accurata analisi del mercato ed un paragone tra il modello di agenzia adottato da Apple che lascia stabilire il prezzo all’editore e lei si tiene la modica percentuale del 30%, con il modello di vendita all’ingrosso adottato da Amazon dove il prezzo verso i clienti è stabilito da Amazon a partire dal prezzo di acquisto negoziato con l’editore.
La notizia della citazione l’ho letta sul sito http://www.patentlyapple.com nell’articolo intitolato The Grand eBook Conspiracy: Class Action Efforts Launched against Apple.